Strane Coppie 2013 | Quinto incontro

giovedì 18 aprile 2013 ore 18

<p><strong>Instituto Cervantes Napoli</strong><br /> <span style="font-size: 12px;">Via Nazario Sauro 23, 80132 Napoli :: <a href="http://g.co/maps/f2kte" target="_blank">mappa</a> :: <a title="sito web Instituto Cervantes Napoli" href="http://napoles.cervantes.es/it/default.shtm" target="_blank">sito web</a></span></p>

Ingresso libero

rayuela corporale


ULISSE OGGI

Julio Cortázar
Rayuela

vs

Paolo Volponi
Corporale


Con Raffaele Manica e Bruno Arpaia

Conduce Antonella Cilento
Letture di Giorgia Palombi

Il quinto incontro di Strane Coppie 2013 vede a confronto un classico della letteratura ispanica con un capolavoro del novecento italiano.

“Corporale” (1974) di Paolo Volponi

Se i poemi omerici aspirano a scoprire i confini del mondo e i limiti dell'umano agire, giunti al Novecento lo spazio di scoperta sembra essersi ridotto al sé: il corpo è l'unico soggetto del narrare, come già in Joyce, ma in Corporale di Volponi la dimensione fisica malata è segno di definitiva sconnessione dalla vita reale, di un'interruzione di dialogo dovuta a completa mancanza di comprensione: la politica, l'amore, il sesso, la famiglia, l'incubo della morte atomica sono rivissuti con un senso di impotenza agonica. A Gerolamo, il protagonista di Corporale, non resta che rievocare e interpretare attraverso la sua pancia, le sue percezioni, tornato a una dimensione omerica ma anche ridotta: il viaggio è in superficie e in profondità, ma non può più estendersi sul vasto mare...
Un'ansia di morte suicida identificata nell'incubo della bomba H avanza pagina dopo pagina a identificare una crisi morale dell'umanità.

“Il gioco del mondo (Rayuela)” (1966) di Julio Cortázar

Racconta l'autore in un'intervista che questo romanzo (o contro romanzo come è stato spesso definito) è un precipitato chimico: le parti si sono aggregate imprevedibilmente costruendo un libro che si può leggere seguendo percorsi diversi, mappe di capitoli e città, inseguendo i personaggi e le loro divagazioni in modo del tutto rivoluzionario. Fra Parigi e Buenos Aires, all'inseguimento di una Maga – tema omerico per eccellenza – sospesi fra realtà e immaginazione, i lettori di Cortàzar sono trascinati in un'avventura continua che ha fra le sue ascendenze, per dichiarazione dell'autore, "Il compagno segreto" di Conrad ma forse anche "L'angolo preferito" di Henry James. Doppi e multipli di se stessi i personaggi si inseguono e conoscono e forse perdono, avvinti da domande cui è difficile dare risposte ma che sono, proprio per questo, ancor più necessarie.

 

raffaele manicaRaffaele Manica è nato nel 1958, vive a Roma, dove insegna Letteratura Italiana presso l'Università Tor Vergata. Ha pubblicato, oltre a un testo su Alberto Moravia e al saggio La prosa nascosta, due raccolte di saggi con l'editore romano Gaffi, di cui è anche membro del Comitato editoriale: Exit, Novecento (Premio Napoli per la saggistica) e Qualcosa del passato nei quali ha analizzato i più significativi scrittori e poeti italiani del secolo passato.
Ha curato anche il meridiano Mondadori su Enzo Siciliano. Esperto di letteratura italiana del Cinquecento, Manica è condirettore della rivista letteraria Nuovi Argomenti e collabora con il quotidiano Il Manifesto per il suo inserto Alias e con Il Mattino.

Bruno Arpaia,

bruno arpaiaNato a Ottaviano nel 1957, è scrittore e giornalista. Il suo primo romanzo, I forestieri, vince il Premio Bagutta - Opera Prima nel 1991. Affianca alla professione di giornalista, dapprima al Mattino di Napoli poi presso la sede milanese di Repubblica, l'attività letteraria, pubblicando nel 1994 Il futuro in punta di piedi. Lascerà la redazione del quotidiano romano nel 1998, per dedicarsi alla scrittura e al giornalismo free-lance.

Del 1997 è il romanzo Tempo perso, cui segue L'Angelo della storia, edito da Guanda, che vale ad Arpaia il Premio Selezione Campiello 2001. Del 2003 è Raccontare, Resistere, lunga intervista allo scrittore cileno Luis Sepúlveda. Nel 2006 pubblica Il passato davanti a noi, rievocazione degli anni settanta, della maturazione politica di una generazione. Nel marzo del 2007, sempre per Guanda, esce il pamphlet Per una sinistra reazionaria. Nel 2011 pubblica il romanzo L'energia del vuoto (Guanda), con il quale si addentra nel mondo dei fisici delle particelle, raccontando l'avventura della scienza in forma di thriller politico.
Conoscitore della letteratura spagnola e latinoamericana, Arpaia affianca alle attività di romanziere e saggista quella di traduttore. È inoltre consulente editoriale e collaboratore delle pagine culturali del Sole 24 Ore. Per la Mondadori ha tradotto e curato i romanzi di Carlos Ruiz Zafón.

Vai al programma completo di Strane Coppie 2013

Il video dell'evento, clicca qui per vederlo

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