Sette lezioni magistrali sull'arte dello scrivere (e del leggere) per sette grandi classici della letteratura

Ottava edizione
Di e con GIUSEPPE MONTESANO

giovedi, ore 18.30-20.30 

24 ottobre | 21 novembre | 5 dicembre | 30 gennaio | 27 febbraio |

7 maggio | 21 maggio (in videoconferenza)

Una lezione magistrale un giovedì al mese per scoprire o riscoprire i grandi classici di ogni tempo dedicata chi legge, a chi scrive, a chi è curioso...


Pessoa

24 ottobre 2019 

Fernando Pessoa

Che dire dello scrittore dai cui bauli, letteralmente, ancora oggi, a ottant’anni dalla morte, escono storie e poesie e saggi, scritti da scrittori che non si chiamano Pessoa ma hanno altri nomi e soprattutto altre personalità e stili? Un uomo solo, a Lisbona, prima della Seconda guerra mondiale, ha fatto vivere almeno dieci scrittori importanti, ha inventato le loro biografie e ha scritto le loro opere. Se la letteratura dell’ultimo secolo avesse un nome, sarebbe Pessoa. Scoprire lui è scoprire cosa è scrivere: ieri e sempre.

La registrazione video dell'incontro

 


Wallace

21 novembre 2019

David Foster Wallace

Sicuro che lo si legga? O su Amazon i compratori dei suoi libri ne fanno solo collezione modaiola? E perché è così controverso? È una leggenda che sia uno scrittore difficile? Ovvio: i critici dei giornali chiamano “difficili” gli scrittori che contano. Ma l’autore di Infinite Jest, morto da 11 anni, diventa sempre più vivo: perché ha raccontato il mondo e l’interiorità, in fondo come avevano fatto Dostoevskij e Stendhal prima di lui. Solo che il mondo è cambiato e i Demoni oggi sono invisibili. David, però, li vedeva.

La registrazione video dell'incontro

 


Schulz

5 dicembre 2019

Bruno Schulz

Ci sono libri dei quali si è così gelosi che i loro titoli li sussurriamo come agenti segreti, a pochi: così è per Bruno Schulz e i suoi racconti-romanzi, per le immense Le botteghe color cannella, che occupano in tutto meno di 300 pagine. Schulz racconta un mondo incantato visto con gli occhi del bambino perennemente ebbro di Baudelaire, un mondo di cui la prima volta che lo scopri puoi solo innamorarti, e vorresti vivere là per sempre. Come fa a fare i suoi miracoli Bruno? Speriamo di capirlo, prima o poi…

 La registrazione video dell'incontro


Gadda

30 gennaio 2020

Carlo Emilio Gadda

Diventato materiale inerte per professori universitari, Gadda è l’esatto contrario dell’inerte: è uno scrittore che affonda dentro i sentimenti e le sensazioni e i pensieri con una forza spaventosa. E soprattutto usa la lingua non per scrivere una tesi su sé stesso, e non mescola vari tipi di italiano e dialetti per essere “plurilinguista”, ma perché i personaggi che racconta in quelle lingue rivelano sé stessi. E quando, decifrando Gadda, cominci a capire che il linguaggio è l’uomo, allora tutto cambia.

 


Li bai

27 febbraio 2020

Li Bai e i poeti dell’epoca T’ang

Poeta vagabondo, innamorato della vita e della poesia, Li Bai è, insieme ai poeti cinesi dell’epoca T’ang, tra il 600 e il 900 dopo Cristo, uno stupefacente inventore di immagini: semplice ma essenziale. Nessuno come lui, e Du Fu e Po-Chu-i e pochi altri, conosceva l’arte perduta di descrivere qualsiasi cosa, anche dolorosa, facendola vivere attraverso il sentimento della bellezza. Si può imparare da lui e dai suoi amici? Molto su come scrivere un’immagine, e moltissimo su come vivere senza meschinità.

 


Wilcock

7 maggio 2020 in videoconferenza

Juan Rodolfo Wilcock

A volte si deve parlare in prima persona, e così farò per Juan Rodolfo. Quando ho scoperto Wilcock, scrittore argentino che si trasferì in Italia e scrisse in italiano smascherando le malattie italiane, non potevo credere ai miei occhi. Un Maestro ignoto che scriveva racconti che erano musica, racconti crudeli ma comici, racconti su personaggi reali che sembravano immaginari, e romanzi e poesie senza paragoni. Avrei dato chissà cosa per scrivere così! Ma ognuno di noi è unico, nel bene e nel male.

 


Proust

21 maggio 2020 in videoconferenza

Marcel Proust

Leggere Proust senza fare i gagà sulle madeleines e sul tè della zia e sulla mammina che gli dà il bacino della buonanotte: si può? Si può e si deve, per scoprire un modo di raccontare che è fatto di molteplici piccoli specchi che ci riflettono nelle parole, specchi sempre crudeli perché esatti, frasi che sono corde per impiccare i luoghi comuni e per leggere la guerra che si scatena nelle relazioni umane. P.s. Ah, Alla ricerca del tempo perduto si può leggere in mezz’ora (al giorno) e senza perdere tempo. Scommettiamo?

 

 


Costi

Singolo incontro: 20 euro

Abbonamento: 120 euro


Giuseppe Montesano

Giuseppe Montesano

(Napoli, 1959) è scrittore, traduttore, saggista.
Ha esordito nel 1996 con A capofitto (Sottotraccia, 1996, Mondadori, 2001) raggiungendo poi il successo con Nel corpo di Napoli (Mondadori, 1999) con cui vince il Superpremio Vittorini, il Premio Napoli ed è finalista al Premio Strega.
Con Di questa vita menzognera (Feltrinelli, 2003) partecipa al Premio Selezione Campiello, vince il Premio Viareggio (il romanzo è la base per due spettacoli, il monologo Eternapoli di Enrico Ianniello e l’opera in musica dal medesimo titolo con Toni Servillo e Imma Villa, musica di Fabio Vacchi andata in scena al teatro di San Carlo).
Magic People (Feltrinelli, 2005) diventa anche uno spettacolo prodotto da Teatri Uniti (New Magic People Show, con Andrea Renzi, Tony Laudadio, Enrico Ianniello, Luciano Saltarelli).
Montesano ha tradotto autori francesi, tra cui La Fontaine, Gautier, Flaubert, Villiers de l’Isle-Adam, e per i Meridiani Mondadori ha curato e tradotto le Opere di Baudelaire (Premio Prezzolini-Lugano 1996) e ha curato le Opere di Ottiero Ottieri (Meridiani Mondadori, 2009).
I suoi saggi narrativi rappresentano una novità assoluta nel panorama della scrittura critico-narrativa da Il ribelle in guanti rosa. Charles Baudelaire (Mondadori, 2007), vincitore del Premio Vittorini, al bellissimo e monumentale Lettori selvaggi: dai misteriosi artisti della preistoria a Saffo a Beethoven a Borges.La vita vera è altrove. (Giunti 2016, vincitore Premio Viareggio 2017 e Premio Napoli 2017). Seguono Come restare vivi (Bompiani, 2018), una guida a Lettori selvaggi, Il crepuscolo di tutto (Edizioni dell’Asino, 2021), Baudelaire è vivo (Giunti, 2021) autentica bibbia tutta baudelairiana, dove Montesano ha anche ritradotto l'intera opera in versi e in prosa di Baudelaire, e Tre modi per non morire (Bompiani, 2022), che attraversa l’esperienza della lettura da Baudelaire a Dante ai Greci. Per Toni Servillo, con cui la collaborazione di Montesano è più che ventennale, ha scritto Servillo dice Napoli, tradotto il Lélio di Berlioz, tradotto Elvira di Louis Jouvet, scritto il testo di Eternapoli e il monologo Tre modi per non morire.
Collabora con Il Mattino, Il Messaggero, La Repubblica, L’Unità.

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