Durante il Campania Libri Festival, che si terrà a Palazzo Reale di Napoli dal 2 al 5 ottobre 2025, noi de Lalineascritta saremo presenti costantemente con varie attività e iniziative, tutte gratuite e aperte al pubblico.
Per tutta la durata della manifestazione ci troverete allo stand 38 (area Cortile delle Carrozze), a vostra disposizione per darvi tutte le informazioni sui nostri laboratori, materiali informativi ed iscrizioni.
Questi gli eventi che ci vedranno presenti:
GIOVEDÌ 2 OTTOBRE
Ore 12:00 - Sala Pagina Bianca
"Il sole non bagna Napoli" (BEE)
incontro con le scuole, partecipa Antonella Cilento
Ore 18:00 - Sala Segnatura
Presentazione del 33° anno di attività de Lalineascritta - Laboratori di scrittura
I docenti e lo staff de Lalineascritta presentano i corsi e laboratori della annualità 2025-2026
Ore 19:00 - Sala Frontespizio
presentazione del libro
"Star di casa" di Fabrizia Ramondino (Orizzonti editore)
con Antonella Cilento
VENERDÌ 3 OTTOBRE
Ore 16:00 - Teatro di Corte
Profondamente Popolare. Storie di seppellimenti, furti e amanti a Napoli con Boccaccio, Pasolini & company
In occasione del 650esimo anniversario della morte di Giovanni Boccaccio
Nelle interviste a Pier Paolo Pasolini relative al suo Decameron, c’è un’espressione che torna: il film intorno alle novelle di Boccaccio nasce solo quando Pasolini pensa a Napoli come ambientazione, poiché è l’ultimo luogo d’Italia “profondamente popolare”. Vuole realizzare “un grande film popolare napoletano”.
Del resto, se c’è una città boccaccesca, quella è Napoli: perché Boccaccio vi visse e vi amò (e la amò) e perché le novelle del Decameron che qui sono ambientate (in città, a Salerno, a Ravello, a Castellammare) sono alcune fra le più esemplari dell’aggettivo boccaccesco: scostumate e divertenti, notturne e mediterranee, pericolose e spericolate.
Da Andreuccio da Perugia ingannato, derubato, caduto nelle fogne e chiuso in una tomba a Peronella, che tradisce il marito vendendo una giara, ai giovani amanti che s’incontrano su un tetto, la Napoli di Boccaccio dialoga con la grande letteratura internazionale che le è debitrice, da Basile a Raffaele La Capria, da Domenico Rea a Giovanni Verga, da Edgar Allan Poe a Bernard Malamud, da John Cheever a Leonard Michaels.
Del resto, la città-foresta, il luogo della morte e dell’amore di Boccaccio, è anche la città buia, senza mare e senza sole di Caravaggio e Anna Maria Ortese e degli scrittori che la racconteranno in questo evento, entrambi vincitori del Premio “Giovanni Boccaccio”, Giuseppe Montesano e Antonella Cilento.
Un incontro dedicato alle interferenze internazionali, letterarie e cinematografiche di Boccaccio con Napoli e nel mondo, impreziosito da spezzoni cinematografici e da animazioni disegnate per l’occasione, a illustrare le novelle di cui si dirà, da Iole Cilento.
Intervengono Antonella Cilento e Giuseppe Montesano
Letture Gea Martire
Musica Paolo Coletta
Animazioni Iole Cilento
Selezione immagini e film Marco Alfano
SABATO 4 OTTOBRE
Creazione
a cura di Antonella Cilento per il Campania Libri Festival 2025 - quarta edizione
Cosa significa creare? Che il nostro lavoro sia pari a sette giorni, come quello divino, o impieghi sette anni per edificare un romanzo o settanta anni, per completare la nostra opera creativa nel mondo, ogni volta che siamo di fronte alla pagina bianca la creazione si ripropone. Tre conversazioni con tre grandi autrici e autori del nostro tempo, alla ricerca del filo d’Arianna che ci ricorda l’unicità umana d’avere visioni e la follia necessaria che spesso le accompagna, tre incontri firmati da Antonella Cilento e dedicati a tre grandi voci che si occupano della creazione, della scrittura, della lettura: Rosa Montero, Enrico Terrinoni, Giuseppe Montesano.
Ore12.30 - Sala del Paginone
Conversazione con Rosa Montero - Ossessione
Spesso, come scrive Rosa Montero, passano davanti ai nostri occhi fugaci apparizioni del frammento d’opera che lascia intuire l’inarrivabile oggetto intero, come capita con l’apparizione delle balene nell’oceano, ma non siamo pronti ad arpionarle, distratti da una vita caotica e superficiale. Pochissimi artisti hanno ritratto l’incertezza e l’imbarazzo dell’atto creativo e la sua straordinaria potenza come Rosa Montero, fra le più geniali scrittrici del nostro tempo, romanziera e giornalista, che ne La pazza di casa racconta la follia e l’erranza dell’invenzione creativa e torna alla ferita che ci porta alla scrittura anche nel recente Il pericolo di essere sana di mente. Scrivere, un’ossessione che ci insegue dall’infanzia, la fatica quotidiana, la frustrazione e la danza con il dàimon che ci costringe alla riuscita anche quando, paradossalmente, pensavamo d’essere destinate al fallimento.
ore 16 - Teatro di Corte
Conversazione con Enrico Terrinoni - Buio
Quale materia oscura vibra nella letteratura e come si catalizza la visione per distinguere l’essenziale dalla zavorra? Enrico Terrinoni, scrittore, traduttore, critico, è la voce italiana di innumerevoli grandi classici, da un Joyce nuovo di zecca, come non lo avevamo mai letto, all’amatissimo Alisdair Gray di Povere creature. Da critico e lettore s’interroga sull’efficacia dell’insegnamento della letteratura, da scrittore si prova nella materia oscura, da traduttore opera come divinità intermedia fra i classici di lingua inglese e irlandese e noi. Da tre diverse posizioni s’interroga sull’atto della creazione letteraria: creazione, trasmissione, traduzione. Tutte queste strade arrivano a noi, fatte di vita, incontri, mistero, di relazioni: cambiare e allargare lo sguardo, cercare nuove occasioni, muoversi nel buio?
Cosa è davvero creare: vedere o essere visti?
Ore 19.45 - Sala Prima Pagina
Conversazione con Giuseppe Montesano - Leggere
Ogni atto creativo inizia con la lettura, con la visione: che siano i graffiti nelle grotte preistoriche, l’ascolto di una lontana vibrazione, un ritmo che si trasforma in verso, qualcosa traduce il mistero d’essere al mondo in forma. Le apparizioni che ci rendono vivi chiedono che la lettura sia selvaggia come l’istinto dell’atto creativo, come scrive Giuseppe Montesano in una delle Bibbie del nostro tempo, Lettori selvaggi, e ribadisce in Come diventare vivi, in Tre modi per non morire e in Baudelaire è vivo, un quartetto di volumi, due immensi e due concentrati, che rivoluzionano l’idea del racconto critico della lettura, mescolando analisi, traduzione e creazione. In che modo la lettura diventa atto creativo? In che modo legge ci trasforma e ci fa risorgere dalla condizione di zombie in cui la connessione globale ci ha relegati?
DOMENICA 5 OTTOBRE
Dalle ore 11:15 alle ore 13:30 - Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III - Sala Ultima Pagina
L’altro è un mistero
Laboratorio gratuito di scrittura con Antonella Cilento
Ore 19:00 - Sala Frontespizio
"Il sole non bagna Napoli" (BEE) di Antonella Cilento
con l'autrice dialoga Leopoldo Siano