Strane coppie 2019 secondo incontro

Strane Coppie 2019 costellazioni  | Secondo incontro

Giovedì 21 febbraio 2019 ore 18.00
Circolo Ufficiali della Marina Militare - Via Cesario Console 3 bis, 1° piano Napoli :: mappa
INGRESSO LIBERO

SErve&PAdrone

Louisa-May Alcott, Dezső Kosztolányi, Tanizaki Jun'ichirō

Piccole donne, Anna Édes, Neve sottile, Le domestiche

Dialogano con ANTONELLA CILENTO  Giorgio Amitrano e Lisa Ginzburg
Letture di Nunzia Antonino e Gea Martire
Suoni & immagini: Marco Alfano

h 20.30: proiezione con sottotitoli di Édes Anna (1958), regia di Zoltán Fábri

 

Qual è la vertiginosa relazione che lega un gruppo di sorelle? Quali sono i legami familiari, le personalità in crescita, le abitudini che formano una famiglia?

Attraverso lo sguardo di un capolavoro, divenuto un classico formativo per molte generazioni nonché un classico cinematografico, come Piccole donne (1868) un’idea diversa e in evoluzione del femminile cresce e si afferma.

La combattiva Jo March è certo il modello popolare della donna che si fa da sé, che afferma la sua autonomia intellettuale e la sua capacità lavorativa; ma è nel rapporto con Meg, Beth ed Emy che si completa l’allegoria della crescita: malattia e morte, matrimonio e amore, autonomia e relazione.

A distanza di ottant’anni e in un altro continente, nel 1948, Tanizaki Jun'ichirō pubblica Neve sottile, storia delle quattro sorelle Makioka, famiglia della buona borghesia di Osaka, intente a organizzare il matrimonio della terzogenita, Yukiko.

Sono libere e padrone le sorelle Osaka costrette alla pratica tradizionale del matrimonio combinato? Serva, sorella, sguattera si confondono nella percezione linguistica: a distanza di qualche anno Tanizaki torna nella vita delle sorelle Makioka mostrandole osservate dalle serve di casa, ne Le domestiche.  L’erotismo di Tanizaki è la chiave per raccontare lo sfaldarsi di una tradizione messa in crisi dai grandi mutamenti sociali sulla soglia della Guerra Mondiale ed è anche la chiave indiretta che porta la giovanissima serva di provincia, Anna Édes, a trapiantarsi in una casa borghese di Budapest in cui viene prima sedotta e abbandonata, poi spinta al gesto estremo dell’assassinio dei suoi padroni.   

Il capolavoro di Dezső Kosztolányi, considerato il padre della letteratura ungherese del Novecento, e Le domestiche  di Tanizaki, uno dei più grandi scrittori giapponesi di sempre, sono usciti per la prima volta in Italia molto di recente e questo secondo incontro di Strane Coppie 2019- Costellazioni è anche l’occasione di farli conoscere a un pubblico più ampio e che, realizzato grazie al contributo di Banco BPM, rinnova la collaborazione fra Lalineascritta e l’Accademia d’Ungheria in Roma.

A narrare questo nuovo caleidoscopio familiare, dove la famosa dinamica hegeliana servo-padrone si declina tutta al femminile,  saranno Lisa Ginzburg, scrittrice e saggista, nipote di una scrittrice fra le più amate del Novecento, Natalia Ginzburg, e il prof. Giorgio Amitrano, traduttore di alcuni dei maggiori e più amati scrittori giapponesi contemporanei.

Alla conclusione dell’incontro verrà proiettato il film sottotitolato tratto dal romanzo di Dezső Kosztolányi, Édes Anna (1958), regia di Zoltán Fábri.

L’incontro e la proiezione sono gratuiti e aperti al pubblico.

Gli ospiti
Lisa Ginzburg150x200

LISA GINZBURG (1966), scrittrice, figlia di Carlo Ginzburg e Anna Rossi-Doria, si è laureata presso la Sapienza di Roma e perfezionata alla Normale di Pisa. Dopo essersi occupata della mistica francese del Seicento, si ricorda in particolare l'edizione del Commento mistico al Cantico dei cantici di Jeanne Guyon (Marietti, 1997), ha lavorato come traduttrice (tra i suoi lavori, L' imperatore Giuliano e l'arte della scrittura di Alexandre Kojève, Donzelli, 1998 e Pene d'amor perdute di William Shakespeare, Einaudi, 2002) e collaborato a giornali e riviste quali "Il Messaggero" e "Domus". Ha curato, con Cesare Garboli, È difficile parlare di sé, conversazione a più voci condotta da Marino Sinibaldi, pubblicato da Einaudi nel 1999, intervista a Natalia Ginzburg, tradotto in tedesco (Es fällt schwer, von sich selbst zu sprechen, aber es ist schön, Berlin, Wagenbach, 2001) e in inglese (It's hard to talk about yourself, Chicago, The University of Chicago Press, 2003). Fra le suo opere di narrative ricordiamo Mercati: viaggio nell'Italia che vende (Editori riuniti, 2001), Desiderava la bufera (Feltrinelli, 2002), Anita: storia di Anita Garibaldi (E/O, 2005), Colpi d'ala (Feltrinelli, 2006), Malìa Bahia (Laterza, 2007), Per amore (Marsilio, 2016, finalista Premio Minerva - Giugliano), Spietati i mansueti (Gaffi, 2017). Nel 2018 sono usciti Buongiorno mezzanotte, torno a casa (Italo Svevo edizioni), prezioso saggio sulla spaesamento di una vita divisa fra Francia e Italia, e Pura invenzione (Marsilio), esplorazione della vita e dell’opera di Mary Shelley.

 

Giorgio Amitrano

GIORGIO AMITRANO è uno dei massimi nipponisti italiani. Per quattro anni direttore dell’Istituto di Cultura italiana a Tokyo, è attualmente titolare della cattedra di Lingua e letteratura giapponese all’Università degli studi di Napoli L’Orientale. È traduttore in italiano delle opere di Banana Yoshimoto e Haruki Murakami; ha anche tradotto romanzi di Yasunari Kawabata e Yasushi Inoue e Miyazaka Kenji. Per il suo lavoro, ha vinto nel 2008 il Premio Grinzane Cavour per la traduzione e il XII Premio Noma Bungei per la traduzione. 
È vice direttore della rivista Poetica, mentre dal 2004 scrive per il mensile di arte figurativa e letteratura Paragone. È collaboratore sulle principali testate culturali italiane: Corriere della Serala Repubblica, Il ManifestoAliasL'indice dei libri del mese e Nuovi argomenti.
Come autore, ha pubblicato a cura della Italian School of East Asian Studies il volume The New Japanese Novel: Popular Culture and Literary Tradition in the Work of Murakami Haruki and Yoshimoto Banana (1996) e per l'editore Feltrinelli Il mondo di Banana Yoshimoto (1999; edizione ampliata 2007). Sempre nel 2007, ha curato l'introduzione al libro I miei cani dell'artista Giosetta Fioroni.
Nel 2018 è uscito Iroiro. Il Giappone tra pop e sublime (DeA Planeta), meraviglioso attraversamento del Giappone letterario, artistico e popolare, autentica guida “interna” a uno dei paesi più misteriosi, amati e influenti della nostra contemporaneità.  

La conduzione
Antonella Cilento 150

ANTONELLA CILENTO  (Napoli, 1970) ha pubblicato nel 2018 Morfisa o l’acqua che dorme (Mondadori) e nel 2019 è in uscita Non leggerai (Giunti). Con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori, 2014) è stata finalista al Premio Strega 2014 e vincitrice del Premio Boccaccio 2014 (con traduzioni in Spagna, Francia, Germania, Corea, Lituania). Ha pubblicato romanzi, racconti, reportage: Il cielo capovolto (Avagliano, 2000) Una lunga notte (Guanda, 2002; Premio Fiesole 2002, Premio Viadana, finalista Premio Vigevano, Premio Greppi, selezionato al Festival du Premier Roman di Chambéry), Non è il Paradiso (Sironi, 2003), Neronapoletano (Guanda, 2004), L’amore, quello vero (Guanda, 2005), Napoli sul mare luccica (Laterza, 2006), Nessun sogno finisce (Giannino Stoppani, 2007), Isole senza mare (Guanda, 2009), Asino chi legge (Guanda, 2010), La paura della lince (Rogiosi, 2012), Bestiario napoletano (Laterza, 2015), La Madonna dei mandarini (NN editore, 2015). I suoi romanzi sono tradotti in Francia, Spagna, Lituania, Corea, Germania, Russia, alcuni suoi racconti sono editi in Olanda, Romania e Stati Uniti. Collabora con «Il Mattino», il «Corriere della Sera», «L’Indice dei libri del mese», «Grazia». Ha realizzato per “RAI RadioTre” i racconti radiofonici Voci dal silenzio e Scisciano Paradise. È stata segnalata dal Premio Calvino 1998 per il romanzo inedito Ora d’aria e ha vinto il Premio Tondelli con la sua tesi di laurea. Ha scritto numerosi testi per il teatro (fra gli altri: L’angelo della casa, Napoli Teatro Festival e Teatro Mercadante; Itagliani!, in tournée con Margherita Di Rauso; Cafone!, in tournée con Gea Martire) e sceneggiature di corti (regie di Sandro Dionisio e Mario Martone). Un suo manuale dedicato alla scrittura creativa è stato pubblicato da Simone Editore nel 2000: A. Cilento e A. Piedimonte, Scrivere. Guida ai mondi della parola scritta. Ha ideato e conduce il Laboratorio di scrittura Creativa Lalineascritta dal 1993 presso associazioni, librerie, scuole di ogni ordine e grado, forma insegnanti e studenti in tutt’Italia. Ha diretto dal 2005 al 2008 la Scuola Le Scimmie presso l’UPAD di Bolzano.

Ha ideato e realizzato STRANE COPPIE (undici edizioni) con Banco BPM, Institut Français, Goethe Institut, Instituto Cervantes, Accademia d’Ungheria, Fondazione Banco Napoli. Ha coordinato L’ORA FATALE per Teatro di San Carlo - MeMus e il progetto SudCreativo, realizzato convegni su Pier Vittorio Tondelli e la scrittura creativa nel Sud Italia, rassegne di autori contemporanei.

Le letture
Gea Martire150x200

GEA MARTIRE, amatissima attrice di teatro, ha molto lavorato anche al cinema con numerosi registi italiani, tra cui Carlo Verdone, Ettore Scola, Mario Monicelli e Dino Risi. Ricordiamo alcuni dei film dove è comparsa: Dagobert (Le bon roi Dagobert), regia di Dino Risi (1984), Ternosecco, regia di Giancarlo Giannini (1986), Se lo scopre Gargiulo, regia di Elvio Porta (1988), Scugnizzi, regia di Nanni Loy (1989), Stasera a casa di Alice, regia di Carlo Verdone (1990), Il male oscuro, regia di Mario Monicelli (1990), Romanzo di un giovane povero, regia di Ettore Scola (1995), La scuola, regia di Daniele Luchetti (1995), Facciamo paradiso, regia di Mario Monicelli (1995), A spasso nel tempo, regia di Carlo Vanzina (1996), Teo, regia di Cinzia TH Torrini (1997), Il paradiso all'improvviso, regia di Leonardo Pieraccioni (2003), Mine vaganti, regia di Ferzan Özpetek (2010), Magnifica presenza, regia di Ferzan Özpetek (2012). Per la tv è comparsa in numerose serie fra cui ricordiamo:  Anni '50, regia di Carlo Vanzina - miniserie TV (1998), Un medico in famiglia, regia di Riccardo Donna - serie TV (1998-1999), Anni '60, regia di Carlo Vanzina - miniserie TV (1999), Un posto al sole, regia di vari - soap opera (2002), Il maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia - miniserie TV (2008),  È arrivata la felicità, regia di Riccardo Milani e Francesco Vicario - serie TV (2015), Don Matteo 10 - serie TV (2016), I bastardi di Pizzofalcone, regia di Carlo Carlei  (2017), Sorelle, regia di Cinzia TH Torrini - serie TV (2017). La sua attività teatrale è inarrestabile e poliedrica: dalla compagnia di Luca De Filippo alle regie di Antonio Capuano e Armando Pugliese a quelle di Ruggiero Cappuccio, è in tournée di recente con Ferdinando uomo d’amore di Annibale Ruccello, regia di Nadia Baldi.

 

nunzia antonino

NUNZIA ANTONINO, attrice, ha studiato danza e teatro in Italia con stage di perfezionamento nelle scuole d’arte di Varsavia e Parigi: con Daniela Bönsch, Pierre Biland, Jean Claude Penchenat, Giancarlo Sammartano, Guido De Monticelli, Alvaro Piccardi, Giorgio Albertazzi, Francesca della Monica, Julie Stanzak, Emunsas Nekrosius. Dall’86 ha lavorato con: Daniela Pagliai Gassman, Mario Scaccia, Adriana Innocenti, Daniela Ardini, Giuseppe Sollazzo, Mariangela D’Abbraccio, Ferruccio Soleri, Adriana Asti, Giancarlo Sepe, Franco Però, Corrado Veneziano, Teresa Ludovico, Micha Van Hoecke, Michelangelo Campanale, Giuliana Musso, Cosimo Severo e Carlo Bruni. Ha recitato nei principali teatri italiani ed è stata protagonista di tournèe internazionali (Europa, America del Sud, Giappone, Australia). Fra gli spettacoli: Le Troiane, regia Adriana Innocenti; Agamennone, regia Daniela Ardini; Ma non è una cosa seria, regia Alvaro Piccardi; Spirito Allegro, regia Franco Però; Nella Città l’Inferno, regia di Francesco Tavassi; Ballando Ballando, Marathon, regia Giancarlo Sepe; Bella e Bestia, regia Teresa Ludovico; Orfeo, regia Micha Van Hoecke; Lezioni di Piano, Molto rumore per nulla, I Reduci, Passioni, Folias, regia Carlo Bruni; Medea da Christa Wolf, regia Giuliana Musso. Lorenzo Milani, regia Cosimo Severo. E’ fra i fondatori dell’associazione Linea d’Onda che opera in Puglia, animando una maison des artistes a Molfetta e collabora con organismi musicali come il Collegium Musicum diretto da Rino Marrone, Orfeo Futuro di Gioacchino De Padova e con la pianista Angela Annese, conservatorio Nino Rota di Bari. E’ stata assistente alla regia per la produzione del Romeo e Giulietta, messo in scena dal Teatro Nazionale di Albania. Nel 2013 è stata coprotagonista del medio metraggio L’anima attesa di Edoardo Winspeare, dedicato a don Tonino Bello. In questa stagione ( 2018/19 ) è impegnata in Lenòr, uno spettacolo dedicato alla vita di Eleonora de Fonseca Pimentel, di cui è interprete e coautrice; L’ abito nuovo con la regia Michelangelo Campanale e Else, da Arthur Schnizler, regia Carlo Bruni; Schiaparelli life, regia Carlo Bruni e Sonetti, cantare Shakespeare , regia Cosimo Severo.

Suoni & immagini
Marco Alfano

MARCO ALFANO cura per Lalineascritta, nei cui laboratori si è formato, il sito web, la comunicazione online, il laboratorio di ludoscrittura e i corsi in videoconferenza. Ha pubblicato racconti in numerose antologie, sui quotidiani «l’Unità» e «Roma» e sulla rivista internazionale «Storie». È in preparazione una sua raccolta di poesie illustrate ispirate a Toti Scialoja e sta lavorando al suo primo romanzo. Musicista, è stato membro fondatore dei Panoramics (con i quali ha tra l’altro composto le musiche originali per lavori video e teatrali di Mario Martone e Andrea Renzi e collaborato con Enzo Moscato e Peppe Servillo) ed è attualmente componente dei Ferraniacolor, pop band il cui EP di esordio, Alfabeto illustrato, è uscito nel marzo 2018, riscuotendo un notevole successo di critica. 

 

 

 


Ufficio stampa: 

Brunella Bianchi
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331 263 0029

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