SC 4 900x500

Strane Coppie 2019 costellazioni  | Quarto incontro

Giovedì 18 aprile 2019 ore 18.00
Circolo Ufficiali della Marina Militare - Via Cesario Console 3 bis, 1° piano Napoli :: mappa
INGRESSO LIBERO

Femminicidio (o l’incomprensibile femminile)

Giovanni Arpino, Fëdor Dostoevskij, Tommaso Landolfi, Bernard Malamud

La babbuina, La mite, La muta, Abbi pietà

Dialogano con ANTONELLA CILENTO  Laura Bosio e Giuseppe Montesano
Letture di Orlando Cinque e Andrea Renzi
Suoni & immagini: Marco Alfano 

 

Ogni giorno i media registrano un aumento impressionante delle violenze e degli assassini in famiglia. Vittime privilegiate sono le donne, spesso uccise con i propri figli da mariti, compagni, fidanzati spaventati dall’essere stati abbandonati.

La crescita del fenomeno, o il fatto che venga denunziato e risaputo, ha una regolarità inquietante, tanto che, in anni recenti, è stata coniata una discussa parola ad hoc per questo crimine: femminicidio.

Il tema si apre a molte possibili interpretazioni poiché tocca le varianti dei rapporti uomo-donna nella società, un indebolimento del ruolo maschile nei rapporti economici e un rafforzamento delle libertà individuali delle donne. Tuttavia, il tema scorre antico e perenne, raccontando una pressione emotiva e sociale e una debolezza maschile precedente a qualunque rivendicazione femminista.

Un meraviglioso e inquietante racconto di Dostoevskij apre questo quarto incontro di Strane Coppie 2019 - Costellazioni, realizzato grazie al contributo di Banco BPM: La mite (1876) è il monologo di un marito davanti al cadavere della moglie suicida. Una moglie giovane, sposata in difficoltà economiche, salvata, amata ma oppressa.

L’ambiguità di questo racconto e la sua eccezionale bellezza ha generato numerosi figli o parenti letterari: La muta (1964) di Tommaso Landolfi, monologo di un pedofilo innamorato di una giovanissima vicina di casa muta, che finirà con l’uccidere; La babbuina di Giovanni Arpino (1967), racconto di un uomo che ha comperato la sua quarta moglie al circo, poiché è proprio di una scimmia che si tratta, obbediente, pulita e innamorata: anch’essa finirà suicida; e, infine, Abbi pietà (1958) di Bernard Malamud, dove la suicida è una vedova ebrea, che si ammazza con i suoi figli pur di non sposare l’usuraio che l’ha rovinata e che pure vorrebbe salvarla, unico caso fra questi portati in cui anche l’uomo si è ucciso, tant’è che la vicenda si svolge in un non-luogo, forse un inferno, forse un manicomio, forse un commissariato.

A guidarci in questa autentica costellazione di influenze che Dostoevskij semina in Italia come negli Stati Uniti (e in tutta la letteratura mondiale) saranno due grandi e raffinati scrittori, Laura Bosio e Giuseppe Montesano: responsabilità, etica, amore sono solo alcune delle questioni che portano con sé questi gioielli della letteratura.

L’incontro è gratuito e aperto al pubblico.

Gli ospiti
Laura Bosio

LAURA BOSIO è nata a Vercelli nel 1953, vive e lavora a Milano. Ha esordito nel 1993 con il romanzo I dimenticati (Feltrinelli, Premio Bagutta Opera Prima). In seguito ha pubblicato Annunciazione (Mondadori, 1997, Premio Moravia, Longanesi 2008) raccogliendo un ampio consenso di critica e di pubblico. Per la collana "I Mistici" di Mondadori ha curato alcuni volumi antologici sull'esperienza mistica, filosofia e spiritualità nella letteratura delle donne (La preghiera di Ognuno, 1998, La ricerca dell'impossibile. Le voci della spiritualità femminile), Le ali ai piedi (Mondadori), Teresina (Mondadori). Con Le stagioni dell'acqua(Longanesi) è stata finalista al premio Strega, al premio Rapallo, al premio Stresa, al premio Via Po, e ha vinto il premio Basilicata 2007. In seguito sono usciti Le notti sembravano di luna (Longanesi), D'amore e di ragione. Donne e spiritualità (Laterza) e, con Bruno Nacci, Da un'altra Italia, Utet. L'ultimo romanzo di Laura Bosio, con Bruno Nacci, è Per seguire la mia stella, Guanda. Editor e redattrice di straordinaria esperienza e bravura, collabora da qualche tempo con il progetto di scuola Penny Wirton fondato da Eraldo Affinati.

 

Giuseppe Montesano

GIUSEPPE MONTESANO è nato a Napoli. Ha scritto i romanzi Nel corpo di Napoli (Mondadori, 1999), Superpremio Vittorini, Premio Napoli, finalista Premio Strega; A capofitto (Sottotraccia, 1996, Mondadori, 2000); Di questa vita menzognera (Feltrinelli, 2003), Premio Selezione Campiello, Premio Viareggio; Magic People, (Feltrinelli, 2005). Ha tradotto autori francesi, tra cui La Fontaine, Gautier, Flaubert, Villiers de l’Isle-Adam, e per i Meridiani Mondadori ha curato e tradotto le Opere di Baudelaire, 1996, Premio Prezzolini-Lugano, e ha curato le Opere di Ottiero Ottieri (Meridiani Mondadori, 2009). Del 2007 è Il ribelle in guanti rosa. Charles Baudelaire (Mondadori), Premio Vittorini. Fra le opere più recenti: Lettori selvaggi. Dai misteriosi artisti della Preistoria a Saffo a Beethoven a Borges la vita vera è altrove (Giunti, 2016), vincitore Premio Viareggio 2017 e Premio Napoli 2017, e Come diventare vivi. Un vademecum per lettori selvaggi (Bompiani, 2017). Per il teatro ha scritto un radiodramma per la Rai, curato la drammaturgia di Magic People Show, spettacolo andato in scena, tra l’altro, al Piccolo di Milano e al Teatro Nazionale di Madrid. Ha anche scritto per lo spettacolo Servillo dice Napoli, e ha tradotto il Lélio di Berlioz per Toni Servillo al San Carlo di Napoli. Collabora con «Il Mattino» e con «Il Messaggero», e scrive per «l’Unità».

La conduzione
Antonella Cilento 150

ANTONELLA CILENTO  (Napoli, 1970) ha pubblicato nel 2018 Morfisa o l’acqua che dorme (Mondadori) e nel 2019 è in uscita Non leggerai (Giunti). Con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori, 2014) è stata finalista al Premio Strega 2014 e vincitrice del Premio Boccaccio 2014 (con traduzioni in Spagna, Francia, Germania, Corea, Lituania). Ha pubblicato romanzi, racconti, reportage: Il cielo capovolto (Avagliano, 2000) Una lunga notte (Guanda, 2002; Premio Fiesole 2002, Premio Viadana, finalista Premio Vigevano, Premio Greppi, selezionato al Festival du Premier Roman di Chambéry), Non è il Paradiso (Sironi, 2003), Neronapoletano (Guanda, 2004), L’amore, quello vero (Guanda, 2005), Napoli sul mare luccica (Laterza, 2006), Nessun sogno finisce (Giannino Stoppani, 2007), Isole senza mare (Guanda, 2009), Asino chi legge (Guanda, 2010), La paura della lince (Rogiosi, 2012), Bestiario napoletano (Laterza, 2015), La Madonna dei mandarini (NN editore, 2015). I suoi romanzi sono tradotti in Francia, Spagna, Lituania, Corea, Germania, Russia, alcuni suoi racconti sono editi in Olanda, Romania e Stati Uniti. Collabora con «Il Mattino», il «Corriere della Sera», «L’Indice dei libri del mese», «Grazia». Ha realizzato per “RAI RadioTre” i racconti radiofonici Voci dal silenzio e Scisciano Paradise. È stata segnalata dal Premio Calvino 1998 per il romanzo inedito Ora d’aria e ha vinto il Premio Tondelli con la sua tesi di laurea. Ha scritto numerosi testi per il teatro (fra gli altri: L’angelo della casa, Napoli Teatro Festival e Teatro Mercadante; Itagliani!, in tournée con Margherita Di Rauso; Cafone!, in tournée con Gea Martire) e sceneggiature di corti (regie di Sandro Dionisio e Mario Martone). Un suo manuale dedicato alla scrittura creativa è stato pubblicato da Simone Editore nel 2000: A. Cilento e A. Piedimonte, Scrivere. Guida ai mondi della parola scritta. Ha ideato e conduce il Laboratorio di scrittura Creativa Lalineascritta dal 1993 presso associazioni, librerie, scuole di ogni ordine e grado, forma insegnanti e studenti in tutt’Italia. Ha diretto dal 2005 al 2008 la Scuola Le Scimmie presso l’UPAD di Bolzano.

Ha ideato e realizzato STRANE COPPIE (undici edizioni) con Banco BPM, Institut Français, Goethe Institut, Instituto Cervantes, Accademia d’Ungheria, Fondazione Banco Napoli. Ha coordinato L’ORA FATALE per Teatro di San Carlo - MeMus e il progetto SudCreativo, realizzato convegni su Pier Vittorio Tondelli e la scrittura creativa nel Sud Italia, rassegne di autori contemporanei.

Le letture
Orlando Cinque

ORLANDO CINQUE (1972) è attore e regista, diplomato nel 1998 alla Scuola di recitazione presso il Teatro Stabile di Genova, ha accumulato un vasto curriculum come attore teatrale, recitando anche in televisione e al cinema. Tra i suoi lavori, ricordiamo: Lo zoo di vetro, al fianco di Claudia Cardinale, e Le baccanti di Euripide diretto da Matthias Langhoff. In televisione ha preso parte alle sit-com Love Bugs e Love Bugs 2, entrambe dirette da Marco Limberti, e la serie televisiva Romanzo criminale - La serie, regia di Stefano Sollima, nella quale interpreta il ruolo di Trentadenari. Compare anche in The Tulse Luper Suitcase, Part 1:The Moab Story, regia di Peter Greenaway (2003),  Tatanka, regia di Giuseppe Gagliardi (2010), Viaggio sola, regia di Maria Sole Tognazzi (2012) e in tv nell’ambito di Vento di ponente, regia di Gianni Lepre e Alberto Manni (2002), Distretto di polizia (2011), Il clan dei camorristi (2012), serie televisiva, I Borgia (2013), Un passo dal cielo 3 (2015). In teatro, fra i numerosissimi lavori di cui è interprete e le recenti regie, ricordiamo Caligola on Air (2011). Quest’anno è stato in scena in Fronte del porto, regia di Alessandro Gassmann e con Creditori tratto da Strindberg di cui è interprete e regista mentre al cinema è stato interpete in Sulla mia pelle di Alessio Cremonini e nel film per la tv Liberi sognatori. Delitto di mafia.

 

andrea renzi 150x200

ANDREA RENZI (1963), fra i volti più amati e noti del teatro e del cinema napoletano, debutta giovanissimo diretto da Mario Martone ed in seguito sarà uno dei fondatori delle storiche compagnie teatrali "Falso Movimento" e "Teatri Uniti". Nel 1984 vince il premio "Opera Prima" con il monologo Sangue e Arena, quindi inizia a lavorare come regista teatrale. A queste attività affianca il lavoro di attore televisivo e soprattutto cinematografico. Fra i numerosi film, ricordiamo: Morte di un matematico napoletano, Teatro di guerra, Noi credevamo di Mario Martone, L'uomo in più di Paolo Sorrentino, Le fate ignoranti di Ferzan Özpetek, Quo vadis, baby? di Gabriele Salvatores, La guerra di Mario  di Antonio Capuano, L'estate del mio primo bacio di Carlo Virzì, L’iguana di Catherine McGilvray, tratto dal romanzo omonimo di Anna Maria Ortese, La tigre e la neve di Roberto Benigni, Viva la libertà di Roberto Andò, Mozzarella stories di Edoardo De Angelis. Tra le fiction tv, Renzi è parte del cast della quarta stagione di Gomorra, uscita il 28 marzo 2019. Tra le altre serie Distretto di poliziaSirene, Caccia segreta, Il commissario Montalbano. Come regista Andrea Renzi ha realizzato dall'opera di Gogol' la pièce teatrale Diario di un pazzo interpretata da Roberto De Francesco e Giorni felici di Beckett, con Nicoletta Braschi e fra i numerosi spettacolari recenti ricordiamo l’ormai classico Magic People tratto dai racconti di Giuseppe Montesano.

Suoni & immagini
Marco Alfano

MARCO ALFANO cura per Lalineascritta, nei cui laboratori si è formato, il sito web, la comunicazione online, il laboratorio di ludoscrittura e i corsi in videoconferenza. Ha pubblicato racconti in numerose antologie, sui quotidiani «l’Unità» e «Roma» e sulla rivista internazionale «Storie». È in preparazione una sua raccolta di poesie illustrate ispirate a Toti Scialoja e sta lavorando al suo primo romanzo. Musicista, è stato membro fondatore dei Panoramics (con i quali ha tra l’altro composto le musiche originali per lavori video e teatrali di Mario Martone e Andrea Renzi e collaborato con Enzo Moscato e Peppe Servillo) ed è attualmente componente dei Ferraniacolor, pop band il cui EP di esordio, Alfabeto illustrato, è uscito nel marzo 2018, riscuotendo un notevole successo di critica. 

 

 

 


Ufficio stampa: 

Brunella Bianchi
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
331 263 0029

Vai al programma completo di Strane Coppie 2019

Restiamo in contatto

Iscriviti alla Newletter

Ricevi nella tua casella email tutti gli aggiornamenti sulle nostre attività, corsi, eventi, appuntamenti.

mappa black

Lalineascritta ha la sua sede a Napoli (Vomero), in Via Kerbaker 23, all'interno della Galleria Vanvitelli (accanto a Unieuro) , al piano ammezzato.

E' a 50 metri dalla Metropolitana Linea 1 (fermata Piazza Vanvitelli) e da tutte le funicolari: Centrale, Montesanto e Chiaia.