Incontri di letteratura europea

Sesta edizione: gennaio - marzo 2014

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Strane coppie - incontri di letteratura a Napoli

Strane Coppie 2014 nuova edizione e novità! Tanto per cominciare il tema conduttore: Pictura/Poesis.

La felice formula di sfida fra romanzi europei narrati al pubblico da scrittori si allarga alla grande pittura: uno scrittore e un pittore, maestri in arti diverse eppure consonanti, saranno avvicinati per tematiche, per similitudine o per opposte scelte, talvolta anche per contemporaneità.

Il raggio d’azione d’azione di Strane Coppie si estende quest’anno, sesta edizione, ai linguaggi non verbali per esplorarne consonanze e affinità con la letteratura, stili, tecniche, risposte alle diverse esigenze di rappresentazione e verità del nostro mondo.

Grandi scrittori, critici e storici dell’arte e attori coinvolti negli incontri e, come sempre, con Lalineascritta di Antonella Cilento, Instiuto Cervantes, Goethe  Institut e, per quest’anno, Biblioteca Nazionale di Napoli, La Feltrinelli Libri&Musica e, ancora, l’Antica Sartoria Cilento animeranno la fortunata manifestazione.

Cos'è

Strane Coppie nasce all’interno del laboratorio di scrittura come percorso di letture alla scoperta o riscoperta di grandi classici moderni e contemporanei attraverso le voci di testimonial d’eccezione: dodici autori viventi, giovani e meno giovani, di chiara fama, che raccontino i classici a un pubblico di lettori nuovo o che abbia voglia di riscoprirli in forma non scolastica e non accademica.

Strane Coppie, il cui titolo allude al celeberrimo film di Billy Wilder dove Jack Lemmon e Walter Matthau sono costretti a una curiosa quanto difficile convivenza, nasce quindi come progetto interno al laboratorio realizzando sei incontri seguitissimi e apprezzati.

Ma nel 2008 Strane Coppie diventa un progetto pubblico e gratuito, grazie alla partecipazione di Institut Français de Naples, Goethe Institut e Instituto Cervantes, attivi sul territorio con sempre nuove proposte culturali.

La sinergia fra Lalineascritta e gli Istituti di Cultura ha consentito di realizzare per quattro anni, dal 2008 al 2012, un programma di dodici incontri in totale, che hanno registrato una notevole partecipazione di pubblico, grande risposta e curiosità da parte della città, apprezzamento per i dodici scrittori che, ogni anno, hanno raccontato i dodici classici prescelti.

L’attività di prestigio internazionale si è svolta presso le sedi degli stessi Istituti, con l’organizzazione e il coordinamento de Lalineascritta, al fine di far convergere la tradizione letteraria italiana con quella europea.


Perchè, come

Strane Coppie parte da lontano, dai bisogni di una città, Napoli, ma forse dai bisogni di un intero Paese: l’idea, alla base di tutte le mie attività, che si trattasse dei laboratori di scrittura con gli adulti o di quelli nelle scuole, che lavorassi con gli insegnanti o con persone a rischio, è sempre stata che i libri costruiscono coscienza: coscienza civile, coscienza pubblica ma, soprattutto, bellezza.
Il libro e la scrittura rappresentano sempre più, in Italia, un fenomeno commerciale e sempre meno la famosa ascia di Kafka che taglia il ghiaccio della nostra vita.
La conoscenza dei classici è considerata una polverosa necessità che ciondola come un cappio di capestro sulla scuola; il Novecento svanisce e la conoscenza della letteratura recente è lasciata alla buona volontà dei lettori.

Credo da sempre nella possibilità che la letteratura torni ad essere detta a tu per tu, nelle piazze, nelle sale, nei luoghi pubblici in cui un libro viene raccontato non da chi lo critica o da chi lo storicizza ma da chi si pone, in quanto scrittore, con un occhio interno, da ingegnere, ed uno esterno da lettore: se racconto il romanzo che ho più amato o quello che ho da poco scoperto sono certa, per esperienza, di contagiare altri lettori, di portarli a leggere quei libri e, se sono brava, a far venir loro il desiderio di scoprire a quali altri libri sono collegati per somiglianza o per differenza, per ascendenza o per genere.

Ecco perché, fra gli altri progetti che curo, nasce nel 2007 Strane Coppie. Generato dall’idea di avvicinare fra loro le letterature europee e di far leggere i classici contemporanei con la scusa di metterli a confronto, di farli dialogare o anche, se è il caso, contrapporre: dodici scrittori, sei coppie per dodici libri, sei incontri in cui il pubblico partecipa con forza alla lettura. Assistono e domandano, interrompono, prendono appunti, ci ripensano.

Perché il nostro pubblico, composto di ogni tipo di lettore – studiosi e giornalisti, ma anche insegnanti, studenti, professionisti, curiosi, disoccupati, infermieri, ferrovieri, ecc… - può arrivare senza aver mai letto prima quel libro (e non doversene sentire in colpa: la trama gli verrà narrata) o dopo aver consumato quelle pagine infinite volte e quindi con domande che portano più in profondità il dibattito.

In tre anni di percorso, sia quando Strane Coppie era ancora un progetto interno ai miei laboratori, sia da quando, grazie alla collaborazione con Goethe Institut, Instituto Cervantes e Institut Français Le Grenoble gli incontri sono diventati pubblici e gratuiti, e dunque affollatissimi, abbiamo sempre cercato di immaginare incroci fra autori e storie che avessero un forte significato tematico e dunque raccontassero da vicino anche un po’ del nostro tempo.


Lia Levi e Riccardo D'Anna a Strane Coppie 2011Sono successi piccoli miracoli grazie a questa combinazione di idee, che ha viso molto partecipi i direttori degli istituti, Maria Carmen Morese per il Goethe, José Vicente Quirante prima e Marìbel Serrano Sanchez ora per il Cervantes, Martine Ségonds-Bauer prima e Fabrice Morio adesso per il Grenoble, sempre pronti a suggerire autori, incastri e a partecipare alla discussione direttamente, in sala con il pubblico, dando esempio di autentico bisogno e di vero spirito civico. Così, per ricordare solo qualche episodio, durante la seconda edizione, in una serata dedicata alle “Rivoluzioni impossibili” nei Sud del mondo dove l’Illuminismo cerca di realizzare il cambiamento senza riuscire, abbiamo messo a confronto Cuba e Napoli: Il resto di niente di Enzo Striano e Il secolo dei lumi di Alejo Carpentier e la vicinanza delle storie inventate e della Storia con la maiuscola, le segrete concordanze che legano i libri, ci hanno fatto scoprire che non solo questi due grandissimi romanzi erano imparentati da temi e da scritture, ma che Striano aveva nella sua biblioteca il libro di Carpentier, come ci ha testimoniato la figlia, Apollonia.

Oppure abbiamo assistito, in quest’ultimo anno di rassegna, il 2010, a un confronto vertiginoso fra il libro cult di Josè Lezama Lima, Paradiso, e un monumento della nostra letteratura come La cognizione del dolore di Gadda: libri difficilissimi da raccontare al pubblico (da raccontare tout court…) e che Luca Doninelli e Giuseppe Montesano hanno animato per noi. Il Fenoglio di Una questione privata, che fino qualche anno fa’ si leggeva a scuola e ora è, con Calvino, Ginzburg e Pavese, sparito o quasi dalle antologie, lo abbiamo “tagliato” con Foto di gruppo con signora di Heinrich Böll; e il sempreverde Se questo è un uomo di Primo Levi con W o il ricordo dell’infanzia di Georges Perec, due ritratti così diversi della Shoah per stile e intenzione ma così vicini al nostro tempo da dare i brividi.

E poi si è tentato di incrociare I Buddenbrook di Mann con Gli indifferenti di Moravia, la Morante di Aracoeli con Piazza del diamante, capolavoro della catalana Mercé Rodoreda (incontro tutto al femminile con le intensissime Maria Attanasio e Antonella Anedda), le memorie e le case con Gli archivi del nord di Marguerite Yourcenar e quel libro magnifico, di cui si aspetta la ristampa con urgenza, della mai troppo compianta Fabrizia Ramondino, Althènopis.

Temi forti, autori fondanti per la letteratura europea e al tempo stesso semplicità di racconto, diretta partecipazione, linearità di progetto: questa la formula vincete di Strane Coppie che speriamo di poter ancora replicare in futuro non come un’ennesima rassegna letteraria fra tante, ma con un vero spazio di supporto a chi insegna, a chi decide di leggere e non sa come orientarsi, a chi cerca anche se ancora, come tutti, non sa cosa.

Antonella Cilento

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Lalineascritta ha la sua sede a Napoli (Vomero), in Via Kerbaker 23, all'interno della Galleria Vanvitelli (accanto a Unieuro) , al piano ammezzato.

E' a 50 metri dalla Metropolitana Linea 1 (fermata Piazza Vanvitelli) e da tutte le funicolari: Centrale, Montesanto e Chiaia.