Lia Levi e Riccardo D'Anna a Strane Coppie 2011Sono successi piccoli miracoli grazie a questa combinazione di idee, che ha viso molto partecipi i direttori degli istituti, Maria Carmen Morese per il Goethe, José Vicente Quirante prima e Marìbel Serrano Sanchez ora per il Cervantes, Martine Ségonds-Bauer prima e Fabrice Morio adesso per il Grenoble, sempre pronti a suggerire autori, incastri e a partecipare alla discussione direttamente, in sala con il pubblico, dando esempio di autentico bisogno e di vero spirito civico. Così, per ricordare solo qualche episodio, durante la seconda edizione, in una serata dedicata alle “Rivoluzioni impossibili” nei Sud del mondo dove l’Illuminismo cerca di realizzare il cambiamento senza riuscire, abbiamo messo a confronto Cuba e Napoli: Il resto di niente di Enzo Striano e Il secolo dei lumi di Alejo Carpentier e la vicinanza delle storie inventate e della Storia con la maiuscola, le segrete concordanze che legano i libri, ci hanno fatto scoprire che non solo questi due grandissimi romanzi erano imparentati da temi e da scritture, ma che Striano aveva nella sua biblioteca il libro di Carpentier, come ci ha testimoniato la figlia, Apollonia.

Oppure abbiamo assistito, in quest’ultimo anno di rassegna, il 2010, a un confronto vertiginoso fra il libro cult di Josè Lezama Lima, Paradiso, e un monumento della nostra letteratura come La cognizione del dolore di Gadda: libri difficilissimi da raccontare al pubblico (da raccontare tout court…) e che Luca Doninelli e Giuseppe Montesano hanno animato per noi. Il Fenoglio di Una questione privata, che fino qualche anno fa’ si leggeva a scuola e ora è, con Calvino, Ginzburg e Pavese, sparito o quasi dalle antologie, lo abbiamo “tagliato” con Foto di gruppo con signora di Heinrich Böll; e il sempreverde Se questo è un uomo di Primo Levi con W o il ricordo dell’infanzia di Georges Perec, due ritratti così diversi della Shoah per stile e intenzione ma così vicini al nostro tempo da dare i brividi.

E poi si è tentato di incrociare I Buddenbrook di Mann con Gli indifferenti di Moravia, la Morante di Aracoeli con Piazza del diamante, capolavoro della catalana Mercé Rodoreda (incontro tutto al femminile con le intensissime Maria Attanasio e Antonella Anedda), le memorie e le case con Gli archivi del nord di Marguerite Yourcenar e quel libro magnifico, di cui si aspetta la ristampa con urgenza, della mai troppo compianta Fabrizia Ramondino, Althènopis.

Temi forti, autori fondanti per la letteratura europea e al tempo stesso semplicità di racconto, diretta partecipazione, linearità di progetto: questa la formula vincete di Strane Coppie che speriamo di poter ancora replicare in futuro non come un’ennesima rassegna letteraria fra tante, ma con un vero spazio di supporto a chi insegna, a chi decide di leggere e non sa come orientarsi, a chi cerca anche se ancora, come tutti, non sa cosa.

Antonella Cilento

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