LalineaDrammaturgia

Laboratori di scrittura drammaturgica

In scena! Facciamone un dramma
Scrivere per il teatro

Laboratorio e workshop di drammaturgia  | nona edizione

con STEFANIA BRUNO

Febbraio - Giugno 2024
Venerdì h 18.00 - 21.00

In scena! - Laboratorio di drammaturgia

Un laboratorio di scrittura drammaturgica rivolto ad autori, attori, registi, studenti e appassionati di scrittura e teatro. Un percorso teorico pratico in 10 incontri di 3 ore ciascuno e un workshop conclusivo di due giorni per apprendere e sperimentare gli strumenti, le tecniche, le forme e i generi della scrittura per il teatro.

I 10 incontri di laboratorio saranno fruibili simultaneamente in presenza e in diretta web su piattaforma Zoom.

Il workshop conclusivo sarà fruibile esclusivamente in presenza.


IL PROGRAMMA

Laboratorio: venerdì quindicinale | ore 18-21 in presenza e in diretta web
9, 23 febbraio / 8, 22 marzo / 5, 19 aprile / 3, 17, 31 maggio / 7 giugno 2024

Workshop intensivo: sabato 29 e domenica 30 giugno 2024 | ore 10-17 in presenza

Il laboratorio e il workshop si svolgeranno nella sede de Lalineascritta, con la possibilità di collegarsi attraverso piattaforma Zoom per gli allievi provenienti da altre città.

10 incontri di tre ore ciascuno a cadenza quindicinale e due giorni di lavoro intensivo, interamente dedicati alla immaginazione e alla scrittura di un testo per la scena.

Durante il laboratorio, gli allievi sono messi fin da subito nella condizione di scrivere e condividere i propri esercizi con gli altri. Ogni lezione prevede esercitazioni in classe e a casa e restituzioni da parte della docente. Ogni sessione del laboratorio prevede lezioni teoriche e pratiche, con esercitazioni, individuali e di gruppo, collegate l’una all’altra, per permettere agli allievi di approfondire il proprio lavoro di lezione in lezione.

 

Laboratorio sulla drammaturgia contemporanea e visione dello spettacolo

Il laboratorio prevede la lettura e l’analisi di testi di drammaturgia contemporanea italiana e straniera e la possibilità di vedere spettacoli nei principali teatri cittadini grazie alle convenzioni stipulate dall’associazione, al fine di confrontarsi con modelli, generi e tendenze del teatro contemporaneo.

 

Immaginare il teatro

Da dove nascono le storie e come collochiamo luoghi, azioni e personaggi nella nostra scena interiore. La prima sessione del laboratorio è dedicata a raccogliere la materia primaria del lavoro, a stimolare la scrittura e l’invenzione, acquisendo al contempo i primi rudimenti tecnici della scrittura drammaturgica, imparando a riconoscere una situazione drammatica e a impostare l’ossatura di una scena.

Scrivere una storia banale

Raramente le storie per il teatro sono originali. Quasi sempre gli argomenti dei drammi sono rielaborazioni di materiale già ampiamente sfruttato e rintracciabile in molteplici testi fino a risalire a secoli addietro. Si ripetono personaggi, situazioni, azioni e dinamiche, persino battute di dialogo. La seconda sessione di laboratorio è dedicata a sviluppare i personaggi e la trama, lavorando su modelli e topoi teatrali, giocando con la letteratura, i generi e le forme.

Identità di genere

Come si sceglie o si riconosce il genere a cui appartiene la storia che stiamo scrivendo? Il teatro è un’arte ibrida, sulla scena teatrale possono incontrarsi elementi molto diversi fra di loro: tragedia e commedia possono essere mescolate, il reale incontra continuamente il fantastico, Occidente e Oriente convivono. La terza sessione di laboratorio è dedicata a mettersi in discussione e a sperimentare punti di vista e travestimenti.

In scena!

Il workshop finale è dedicato a raccogliere le fila del lavoro fatto e a gettare le basi per proseguire e concludere il proprio progetto drammaturgico. Durante il workshop gli allievi beneficiano di restituzioni individuali e del continuo confronto con il gruppo, sperimentando approcci diversi al lavoro creativo.

 

Chi conduce

Stefania Bruno

Stefania Bruno

Dottoressa di ricerca in Storia del teatro moderno e contemporaneo, drammaturga e formatrice. Dopo aver seguito laboratori teatrali con lo storico gruppo Odin Teatret, di drammaturgia con Enzo Moscato e di mimo corporeo astratto presso l’ICRA Project di Michele Monetta, dal 2006 si è formata con Lalineascritta Laboratori di Scrittura.
È autrice di racconti editi in antologia («Granta», Rizzoli, Fughe, Perrone) ed è dramaturg per la cooperativa En Kai Pan, di cui è socia fondatrice, e autrice di drammaturgie originali e adattamenti (tra gli altri, El Romancero de Lazarillo, Crudele d’amor, La Repubblica di Utopia, Commedia in tempo di peste), tutti prodotti da En Kai Pan.
Dal 2010 collabora con Lalineascritta, conducendo laboratori di narrazione in scuole di ogni ordine e grado, associazioni e case-famiglia; dal 2013 conduce i laboratori di drammaturgia.
Nel 2016 e 2017 ha collaborato all’Archivio Narrato, stage residenziali presso l’Archivio Storico del Banco di Napoli, conducendo stage di drammaturgia ispirati a documenti d’archivio.
Ha collaborato alla progettazione del master universitario SEMA – Mestieri dell’editoria dall’artigianato al digitale, organizzato da Lalineascritta in collaborazione con l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, di cui è docente di drammaturgia.
Suoi articoli e saggi sul teatro sono pubblicati e in corso di pubblicazione, su rivista e in volume, in Italia «Acting Archives», Fondazione Giorgio Cini, «Aracne», Inghilterra «Rutledge».

 

Testimonianze

di chi ha frequentato il corso

La stanza di Stefania è rumorosa, polifona. Un luogo, dove attraverso un approccio multidisciplinare, è possibile trovare la propria voce, comporla e strutturarla. Quando l’anno scorso ci sono entrata la prima volta ero ancora afona, forse spaventata da quelle profondità che i testi rivelano e la mente (in)consciamente censura. Dalla lettura alla composizione dello spazio scenico Stefania ci ha guidato in un percorso che, pur assumendo i caratteri del gioco, ci ha consegnato le fondamenta per scrivere un testo drammaturgico strutturato e complesso.

Giulia Renzi

Giulia Renzi

Quando mi sono iscritta al laboratorio di scrittura drammaturgica credevo di cercare strumenti che mi aiutassero a trovare la forma adeguata: regole, strutture, qualche trucco del mestiere, forse. Ho scoperto che ancora prima delle regole - che esistono e sono importanti - il bisogno è quello di mettere a fuoco quale sia l’urgenza che sottende ogni scrittura: cosa ho davvero bisogno di raccontare? Quali sono le domande che mi si agitano dentro? Il laboratorio de Lalineascritta si serve di un approccio multidisciplinare che permette di trovare la propria voce sospendendo il giudizio: attraverso la scrittura “istintiva”, ispirata da altre forme d’arte (musica, arti visive, teatro) ognuno attinge alla parte più profonda di sé… si arriva così a raccontare non ciò che si pensa o si decide di dire, ma qualcosa che ci riguarda molto più da vicino. La strada si rivela spesso più lunga del previsto, dato che siamo i primi censori di noi stessi; ma la guida competente e sensibile di Stefania Bruno libera il campo dalla vergogna, costruendo un gruppo che fa di fiducia e condivisione i principali strumenti di lavoro: ed ecco che il principio primo del teatro - mettersi nei panni degli altri - rende la ricerca entusiasmante e la scrittura un gioco meraviglioso.

Marina Sozi

Marina Sozi

Dopo due anni di pandemia la voglia di riavvicinarmi al teatro era davvero tanta così mi sono iscritta al corso di drammaturgia de Lalineascritta condotto da Stefania Bruno. Non c’è stato modo più piacevole di ritornare tra le pagine dei grandi drammaturghi e, soprattutto, diventare spettatrice consapevole. Stefania è stata un’insegnate capace e appassionata, nonostante il corso sia stato svolto totalmente online, ha creato un ambiente giocoso e disteso. Appena le condizioni esterne lo hanno permesso ci siamo conosciuti “dal vivo” per assistere ad alcune rappresentazioni teatrali (con tanto di cena post-teatro!). Le lezioni iniziavano con la discussione di cosa si era visto a teatro per condividere visioni e opinioni. Ogni lezione è stata centrata su esempi emblematici di alcuni drammi che abbiamo letto e commentato insieme. Di volta in volta Stefania ci ha guidato nella scrittura per la scena, abbiamo visto nascere ambientazioni, personaggi, trame e scenografie (con lo zampino di Iole Cilento). Consiglio il corso di drammaturgia a chiunque abbia voglia di giocare con il fuoco del teatro!

Roberta Aprea

Roberta Aprea

Lo scorso anno ho partecipato al corso di drammaturgia tenuto da Stefania Bruno, spinta dalla curiosità verso un mondo del quale non avevo mai fatto parte, quello del teatro. Il laboratorio de Lalineascritta è stata un’esperienza arricchente, che mi ha permesso di approfondire il mio percorso nella scrittura, iniziato con Antonella Cilento. Stefania è stata in grado di creare un luogo sicuro nel quale esplorare noi stessi – con tutte le scomodità del caso –, nonostante la distanza che il digitale spesso impone. Con la guida di Stefania abbiamo iniziato un viaggio che, a partire dalla semplice descrizione di una stanza, ci ha permesso di scavare nella fantasia e nella memoria. Ogni lezione, ogni spettacolo teatrale commentato, ogni opera letta hanno contribuito a tentare di dare una risposta alla domanda: “Che cosa voglio davvero raccontare?”. L’intera esperienza di In Scena per me è stata fondamentale per capirlo.

Sabrina Sicignano

Sabrina Sicignano

 

Costi

  • € 450,00 adulti 
  • € 400,00 studenti

È possibile pagare in tre rate

Adulti:
180 euro all'iscrizione + 15 euro di tesseramento associativo annuale
135 euro entro il 25 marzo 2024
135 euro entro il 25 maggio 2024

Studenti
150 euro all'iscrizione + 15 euro di tesseramento associativo annuale
125 euro entro il 25 marzo 2024
125 euro entro il 25 maggio 2024

In caso di ritiro anticipato chi si è iscritto sarà comunque tenuto al saldo del corso

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all'IBAN IT49L0503403409000000022715
intestato a Associazione Culturale Aldebaran Park
specificando nella causale "Iscrizione In scena"



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Lalineascritta ha la sua sede a Napoli (Vomero), in Via Kerbaker 23, all'interno della Galleria Vanvitelli (accanto a Unieuro) , al piano ammezzato.

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